ROMA. Per cercare di fronteggiare l’espandersi del contagio da Covid-19 si è avuta notizia di
500 infermieri pronti a trasferirsi volontariamente nelle zone dove la pandemia ha fatto segnare
il maggiore numero di malati. “Non ci sorprende – dice il Segretario Nazionale della UGL Salute
Gianluca Giuliano – questo nuovo grande gesto di eroismo e solidarietà di operatori del
comparto saluterio. Non serviva certo questa durissima prova per certificare l’integrità, la
dedizione e la determinata volontà di questi lavoratori nel mettersi al servizio della gente. Lo
hanno fatto scegliendo la professione che, tra infinte difficoltà, svolgono con professionalità
nonostante siano messi quotidianamente alla prova dai tagli alla salute che da anni hanno
mortificato i loro sforzi. Leggiamo anche di 300 medici che nelle prossime ore saranno inviati
nelle zone maggiormente in sofferenza e questo è un dato che accogliamo con soddisfazione,
anche se reiteriamo il nostro invito affinché tutte le persone impegnate a contrastare questa
battaglia siano messe nelle massime condizioni di sicurezza attraverso l’utilizzo dei DPI necessari
e l’effettuazione di tamponi per evitare rischi per loro e per le persone con cui potrebbero avere
contatti.

Invece emergono dati che confermano ancora la crescita di contagiati e di deceduti tra
gli operatori saluteri Non esiste nel vertice della scala di priorità della sicurezza alcuno al di sopra
di questi lavoratori. Parole e proclami istituzionali lasciano il tempo che trovano se non verranno
immediatamente attuati. Se si vuole bloccare il propagarsi del Covid-19 c’è assoluta necessità
che chi è chiamato a fronteggiarlo in prima linea sia fornito di tutte le adeguate garanzie di
protezione”.

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