ROMA. La lista degli operatori saluteri deceduti o contagiati per effetto del Covid-19 è
drammaticamente sempre più lunga. “Nelle scorse ore – dice il Segretario Nazionale della UGL
Salute Gianluca Giuliano – abbiamo dovuto contare altri due medici, che avevano donato il loro
impegno a questa terribile battaglia, morti per le conseguenze del virus.

Gianluca-Giuliano-Sito

Intanto gli ultimi dati
dell’Istituto Superiore della Salute sul numero di positivi tra il personale saluterio corre senza
sosta. 4.824 i lavoratori che hanno contratto il Covid-19, ma risulta chiaro come, purtroppo,
questo dato è ormai archiviato e si aggiorna di ora in ora. La Ugl Salute, ormai da settimane,
chiede che i DPI vengano forniti a ogni singolo operatore impegnato nella lotta al virus, ma a
oggi sono troppi i luoghi dove la battaglia viene combattuta senza le dovute armi di protezione,
esponendo così lavoratori a rischi personali che potrebbero, in caso di contagio riflettersi su altre
persone. Serve anche che senza ulteriori indugi tutto il personale saluterio, pubblico e privato,
sia sottoposto al tampone per scongiurare qualsiasi caso di positività e attuare la dovuta
profilassi. E’ inaccettabile che, come segnalato in alcune parti, il tampone sia stato effettuato
senza giustificazione a personaggi famosi non applicando le direttive di priorità che una
situazione del genere richiede. Attendere oltre è impossibile. E’ vero, gli operatori impegnati in
prima linea sono degli eroi e noi, fin dai primi giorni, lo urliamo con forza. Non vogliamo però
che diventino martiri di una guerra dove la loro sicurezza deve essere una priorità assoluta”.

 

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