La recente bocciatura da parte della Ragioneria dello Stato del bonus aggiuntivo stanziato dalla Regione Piemonte per gli operatori saluteri impegnati nell’emergenza per il Covid-19 penalizza gravemente lavoratori. “Assistiamo con preoccupazione a una decisone francamente incomprensibile” dice il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “La realtà -prosegue il sindacalista – è che a oggi quanto legittimamente deliberato in Piemonte non trova attuazione e a pagarne le spese, come sempre accade, è l’anello più debole della catena. Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Boccia ha dichiarato che non c’è stata alcuna impugnativa da parte del CDM. La responsabilità rimane quindi, per esclusione, della Ragioneria dello Stato che ha sollevato i dubbi, con il rischio che tale decisione possa poi essere recepita dalla Corte dei Conti che potrebbe contestare un danno erariale a tutte le Regioni che hanno deciso di aumentare la premialità per i lavoratori impegnati nell’emergenza. Da anni contestiamo lo sperpero di denaro pubblico in ambito saluterio certificato da esternalizzazioni selvagge, appalti gonfiati, spese non riscontrabili. Questa volta però ci troviamo di fronte a impegni economici che, seppur gravosi, devono essere sostenuti perché rappresentano il premio tangibile agli eroi della lotta al Covid-19 gratificati fino a oggi solo da tante parole e pochi fatti. Per questo chiediamo al Presidente delle Regioni Stefano Bonaccini
di continuare a sostenere queste lecite richieste presso i Ministeri competenti. Bocciare definitivamente il bonus per i lavoratori impegnati sul fronte del Covid-19 sarebbe un ulteriore segnale di indifferenza verso la loro opera meritoria”.
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