Emendamenti al decreto su quota 100 relativi alle assunzioni nel SSN, Giuliano (UGL): ” Soddisfatti della strada intrapresa dal governo”
In relazione ai due emendamenti al decreto su quota 100, riguardanti le novità per le assunzioni nel SSN, il Segretario Nazionale dell’UGL Salute Gianluca Giuliano ha voluto commentare così: “Siamo soddisfatti di questi due emendamenti al decreto su quota 100. Come abbiamo ripetuto più volte, il SSN è tra i settori più sensibili agli effetti delle uscite permesse dalla quota 100. Un vero e proprio esodo che alcune stime riportano addirittura vicino alle 40.000 unità. Una forza lavoro non indifferente che non poteva passare inosservata”
“Ben vengano, quindi – ha continuato il sindacalista – entrambi gli emendamenti. Il primo, l’emendamento 14-bis, permetterà alle aziende e agli enti di procedere all’assunzione di nuovo personale tenendo conto dei pensionamenti in corso d’anno. Significa che per ogni lavoratore che deciderà di usufruire dell’uscita tramite quota 100, una nuova figura prenderà il suo posto tramite adeguata selezione. Il tutto, ovviamente, rispettando la programmazione regionale e i piani triennali di fabbisogno di personale”
“Questo ovviamente non andrà a riguardare o a correggere i tetti di spesa in essere, ma avrà valenza per la programmazione e l’organizzazione dei nuovi concorsi. Il secondo emendamento, il 14-ter, che reputiamo parimenti positivo, ridurrà i tempi di accesso alla PA nel triennio 2019-2021 per le procedure concorsuali, con le assunzioni che ne conseguiranno che potranno essere effettuate senza lo svolgimento della procedura di mobilità”
“Dei segnali che accogliamo positivamente, che, se non risolvono del tutto i problemi atavici del nostro SSN, quantomeno tracciano un sentiero che sembra procedere nella direzione giusta. Il prossimo passo, per quanto ci riguarda, sarà quello di continuare a batterci per ottenere l’ampliamento e il rafforzamento di tutte le strutture ospedaliere che oggi sono in sofferenza ed in carenza di personale, ben consci che troppi sacrifici sono già stati chiesti a tutte le lavoratrici e ai lavoratori della Salute”.