Uscita Regione Lazio dal commissariamento nella salute, il Segretario Regionale Gianluca Giuliano (UGL): “Un risultato positivo ma maturato con una politica di tagli, sulle spalle dei lavoratori della salute e sui cittadini”

In relazione alle recenti dichiarazioni di Zingaretti relative ad una prossima uscita della Regione Lazio dallo stato di commissariamento nella salute si è così espresso il Segretario Regionale Gianluca Giuliano: “L’uscita dal commissariamento è sicuramente una nota positiva, così come la quadratura dei conti, quello che non viene sottolineato è che il merito non è della politica, ma dei lavoratori del comparto, ai quali non viene resa giustizia”

“Come Segretario Regionale dell’UGL Salute reputo che sia troppo facile applicare una politica fatta di tagli e di ridimensionamento dei bilanci, spostando sulle spalle dei lavoratori tutto il peso del mantenimento della qualità del livello dei servizi offerti ai cittadini. Se i LEA sono a 180 punti, 20 sopra il minimo accettato nazionale, il merito è unicamente di coloro che nonostante tagli e difficoltà continuano a sobbarcarsi turni di lavoro massacranti o addirittura doppi turni in organici perennemente in sottonumero. Negli anni sono stati chiusi diversi ospedali e centri medici, obbligando i cittadini a spostarsi di diversi chilometri per avere accesso alle cure e tutto questo non emerge dai dati del tavolo di confronto con il Mef, ma è una realtà che i cittadini conoscono bene”

“Quello che mi sorprende è l’incredibile capacità dei lavoratori di mantenere comunque la barra dritta nell’adempimento delle loro mansioni. Se lavorando in queste condizioni di disagio, in strutture fatiscenti, con problemi di sicurezza e di turnazione, riescono a garantire uno standard nella media, questo vuol dire che la Regione ha in sé un potenziale di eccellenza nazionale soffocato da politiche di austerity. Adesso Zingaretti è atteso alla prova più difficile, se il Lazio uscirà davvero dal commissariamento, allora dovrà immediatamente procedere allo sblocco del turnover, tornando ad investire nella salute e facendo impennare il suo punteggio LEA in maniera considerevole. Se non dovesse farlo o non dovesse riuscirci, allora non potremo certo parlare di grande capolavoro politico”.

Roma 31 luglio 2019

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