“Nei giorni scorsi è stata superata la quota dei mille pazienti in attesa negli ospedali del Lazio” , lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano aggiungendo “il problema cronico di gestione dei pronto soccorso è lo specchio dello stato della sanità regionale. Non possono essere certamente – continua il sindacalista –  il picco influenzale e i casi covid a giustificare l’assenza di soluzioni dell’attuale giunta regionale a situazioni altamente preventivabili che si ripetono ogni anno ciclicamente. Nella capitale la situazione è al collasso con file di ambulanze ovunque e una carenza di circa 100 medici nei pronto soccorso, con pesanti criticità su tutto il territorio, come riportato dal quotidiano il Messaggero. Al CTO mancherebbero 20 medici , al Pertini 12, nei reparti di emergenza degli Ospedali Santo Spirito, Grassi, Policlinico Umberto I e Tor Vergata sono segnalati 10 specialisti in meno, al Sant’Eugenio 6 e 5 al Sant’Andrea. Dal 1997 al 2020 nel Lazio i Pronto Soccorso sono passati da 69 a 40. Tagli di posti letto e carenze croniche del personale hanno portato ad una situazione di non ritorno. Così a pagarne le conseguenze sono sempre i soliti noti, : innanzitutto gli operatori sanitari,  costretti a turni massacranti e soggetti ad una escalation di aggressioni e poi i cittadini che nonostante le addizionali irpef più alte d’Italia sono costretti a sostare molte volte per giorni su una barella prima di aver diritto ad un agognato posto letto” conclude il sindacalista

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