Nel veronese gli hub per i tamponi non riescono più a smaltire il grande numero di richieste e sono vicini al collasso. “Ormai è chiaro – dice Stefano Tabarelli, Segretario Regionale della Ugl Salute Veneto – che queste strutture non sono in grado di tenere il ritmo vertiginoso di richieste dovuto all’emergenza per l’impennata di contagi. Ne pagano le conseguenze soprattutto i lavoratori, che ne devono usufruire per il rientro sul luogo di lavoro e gli studenti. Prenotare un tampone è diventato un incubo. Non si può andare avanti così. La nostra richiesta è quella di implementare i luoghi dove potersi sottoporre ai tamponi. Per questo proponiamo di concedere con urgenza le autorizzazioni anche ai centri sanitari e agli ambulatori privati così da trovare una via d’uscita. Una soluzione che alleggerirebbe anche la pressione sui medici di base che oltre a seguire i pazienti devono aiutare le famiglie a districarsi nel labirinto dell’effettuazione del test per avere il via libera al ritorno a scuola o al lavoro, essenziale anche per garantire la continuità produttiva alle aziende. Siamo vicini al collasso del sistema. Se la sanità non riesce più a svolgere con rapidità le proprie funzioni potremmo avere anche forti ripercussioni sociali” conclude il sindacalista.

 

Stefano Tabarelli

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