Mancata corresponsione di due mesi di stipendio e ataviche criticità relative all’organizzazione del lavoro. Sono queste le motivazioni che hanno fatto scattare, da ieri, lo stato di agitazione per i circa 480 dipendenti dell’Opera diocesana di assistenza di Catania. A comunicarlo è stata la federazione provinciale Ugl Salute che, con una nota indirizzata all’ente guidato dal commissario straordinario Adolfo Landi, ha evidenziato la gravità della situazione che stanno vivendo da tempo i lavoratori.
“Siamo molto preoccupati per ciò che sta continuando ad accadere – dice il segretario catanese Carmelo Urzì, a nome della rappresentanza sindacale aziendale e del personale iscritto alla Ugl Salute -. Già si è accumulato un forte ritardo nel pagamento della busta paga di settembre e di quella di ottobre. Se pensiamo che ci troviamo a novembre inoltrato, nulla di buono si potrà sperare anche per questo mese, poiché giungono voci non rassicuranti. Ci sembra di tornare indietro di qualche anno, quando abbiamo vissuto una condizione similare, che ha poi condotto l’Oda fino all’amministrazione straordinaria per evitare il rischio del fallimento.”