Quasi 20 miliardi alla salute. È quanto la nuova bozza del Recovery Plan destinerebbe al SSN. “Non possiamo che accogliere positivamente la notizia – commenta Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute – dell’innalzamento a 19,7 miliardi dello stanziamento, in attesa di vedere come le risorse verranno utilizzate. L’inziale idea di destinare solo 9 miliardi di questo strumento straordinario suonava quasi offensiva e noi l’abbiamo sempre contestata. Da quasi un anno l’Italia è impegnata in una emergenza eccezionale per combattere e provare a debellare il Covid-19 e l’evidenza di come la salute nazionale avesse bisogno di una iniezione eccezionale di fondi per fronteggiare questa durissima battaglia era sotto gli occhi di tutti. Molto, prendendo atto di quanto trapela, sarà destinato al potenziamento della Medicina del Territorio e questo non fa che confermare quanto il nostro sindacato chiede con forza da sempre perché sia attuata una azione fondamentale di filtraggio verso le strutture ospedaliere. L’esplosione improvvisa e inaspettata della pandemia ha portato a galla tutte le falle di un sistema impreparato. Servirà ripensare il SSN assumendo personale con forme di contratto a tempo indeterminato, formandolo, proteggendolo, garantendone la sicurezza sui posti si lavoro. Bisognerà poi intervenire sull’edilizia saluteria e sull’adozione di strumenti e macchinari al passo con i tempi. Vinta la battaglia contro il Covid-19 non dovremo abbassare la guardia perché i fatti non fanno che confermare come il SSN andrà ripensato ripartendo dalla base. Gli operatori saluteri dovranno essere le fondamenta di un progetto che dovrà vederli protagonisti per restituire ai cittadini il diritto di usufruire di servizi di qualità”.
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